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Capire un’azienda

L’organizzazione tra crisi, globalizzazione e domande

Qualsiasi azienda è, fondamentalmente, un’organizzazione: un’entità sociale guidata da obiettivi, progettata come un sistema di attività strutturate e coordinate che interagiscono con l’ambiente esterno.  Allo stesso tempo, non è solo tecnica: ogni azienda è composta da persone, le loro relazioni e le loro competenze.

Cerchiamo quindi di capire quali siano gli elementi che caratterizzano questa organizzazione, le sfide che si trova ad affrontare e, soprattutto, come uscirne indenni.

 

Cos’è un’organizzazione

Un’organizzazione è caratterizzata da vari aspetti che contribuiscono alla sua struttura, al suo funzionamento e al suo contesto operativo. Gli aspetti da considerare sarebbero molti, come è normale, ma possiamo riassumerli in:

  • Capitale umano: L’insieme delle competenze e delle conoscenze delle persone che operano all’interno dell’organizzazione. L’unità fondamentale di qualsiasi azienda è l’individuo, indipendentemente dal ruolo, e capire questo fondamentale per il successo e la competitività dell’azienda.
  • Capitale organizzativo: Le modalità organizzative adottate per far funzionare l’organizzazione in modo efficace ed efficiente. Includono la struttura organizzativa, i processi decisionali, il sistema informativo, il sistema di coordinamento e controllo, il sistema di gestione del personale e il clima organizzativo.
  • Capitale relazionale: Le relazioni che l’organizzazione instaura con l’esterno, come clienti, fornitori, concorrenti, istituzioni, università e altri enti di ricerca. Queste relazioni possono influenzare l’innovazione, la competitività e la reputazione dell’organizzazione.
  • Strategia: Il piano d’azione che l’organizzazione adotta per raggiungere i suoi obiettivi a lungo termine. Definisce le scelte chiave dell’organizzazione in termini di mercato, prodotti, servizi e risorse.
  • Cultura organizzativa: I valori, le norme e le pratiche condivise all’interno dell’organizzazione. Influisce sul comportamento dei dipendenti, sul clima di lavoro e sulla capacità di adattamento dell’organizzazione.
  • Processi e procedure: Le attività e le regole che regolano il funzionamento dell’organizzazione. Definiscono come vengono svolte le attività all’interno dell’organizzazione e contribuiscono all’efficienza e all’efficacia delle operazioni.
  • Struttura organizzativa: Indica come sono organizzate le varie unità e funzioni all’interno dell’organizzazione. Determina le relazioni di autorità, le responsabilità e i flussi di comunicazione all’interno dell’organizzazione.
  • Obiettivi e performance: Gli obiettivi rappresentano i risultati che l’organizzazione si propone di raggiungere, mentre la performance indica il grado di successo nell’ottenere tali obiettivi. La definizione di obiettivi chiari e misurabili è fondamentale per valutare la performance dell’organizzazione, e vengono generalmente identificati con la sigla “KPI”, Key Performance Indicators.

 

 

Crisi e globalizzazione

Il dibattito sui benefici ed i danni della globalizzazione è uno degli argomenti più divisivi in ambito accademico da almeno trent’anni, e non è il caso di analizzarlo qui in dettaglio. Tuttavia, è innegabile che la globalizzazione abbia portato a cambiamenti e sfide significative per le organizzazioni.

La globalizzazione ha permesso di operare in aree lontane, e le aziende stanno passando da una visione regionale e nazionale a un orientamento globale, aprendo nuove opportunità di mercato per le aziende industrializzate e promuovendo una maggiore integrazione economica internazionale per i paesi in via di sviluppo. Allo stesso modo, ha facilitato l’accesso a tecnologie globali e ha ampliato i limiti della conoscenza scientifica e tecnologica attraverso l’integrazione nei circuiti internazionali e l’adozione di politiche di formazione del personale a tutti i livelli. Tuttavia, ha introdotto anche sfide gestionali complesse: le organizzazioni devono affrontare la concorrenza dei paesi emergenti e problemi di competitività.

In contemporanea, le aziende hanno dovuto affrontare la crisi economica italiana 2008-2014, nata a seguito del fallimento di Lehman Brothers e protrattasi con i problemi legati al debito sovrano, e poi la grande recessione del 2020 a seguito della pandemia ed il successivo crollo del PIL. Anche qui riassumendo, trai tanti effetti tragici della crisi, possiamo citare:

  • Riduzione della produzione industriale: La diminuzione della domanda finale ha penalizzato la produzione industriale, con ripercussioni sull’export.
  • Aumento del tasso di disoccupazione: La crisi ha portato a una riduzione degli occupati e a un incremento del tasso di disoccupazione, con particolare criticità per i giovani.
  • Discussione sul modello di lavoro flessibile e sicuro: Nell’attuale situazione di crisi, si discute delle possibilità di adottare un modello che combini la flessibilità richiesta dal mercato del lavoro con una certa sicurezza occupazionale.
  • Ricerca di migliori livelli di competitività: Le organizzazioni stanno cercando di migliorare i loro livelli di competitività a tutti i livelli – sistema, settore e aziendale – per affrontare le sfide di un contesto competitivo chiaramente difficile.

 

Le domande di un’azienda

Un’azienda italiana si è trovata a confronto con un mondo economico che negli ultimi quindici anni ha visto un susseguirsi di crisi globale, aumento della competizione, crisi pandemica, cambiamenti normativi e tensioni internazionali. Le necessità che abbiamo visto emergere nei nostri clienti sono state molte, e ben diverse. Allo stesso tempo, possiamo riassumerle in alcuni “classici” filoni principali:

– domande di efficienza
– domande di qualità
– domande di flessibilità
– domande di innovazione
– domande di professionalità

Se la vostra azienda si trova senza risposta ad una o più di queste domande, è il caso di parlarne più nel dettaglio e di persona. Nel mentre, possiamo vedere alcuni passi che potreste fare per migliorare la situazione.

 

Efficienza

  • Riduzione dei costi: Le aziende possono cercare di ridurre i costi attraverso una gestione e un controllo dei costi più efficaci, ottimizzando le risorse disponibili e riducendo gli sprechi.
  • Ottimizzazione dell’impiego delle risorse: Le aziende possono cercare di ottimizzare l’utilizzo delle risorse umane, tecnologiche e strutturali, migliorando la produttività del lavoro e gestendo in modo più efficiente le risorse tecnologiche.
  • Flessibilità nell’organizzazione del lavoro: Favorire condizioni di gestione più flessibili degli orari di lavoro può contribuire a un utilizzo più efficiente delle risorse strutturali e tecnologiche.
  • Innovazione: Promuovere l’innovazione all’interno dell’organizzazione può portare a nuove soluzioni e processi più efficienti.
  • Formazione del personale: Investire nella formazione e nello sviluppo del personale può contribuire a migliorare le competenze e le capacità dei dipendenti.

 

 

Qualità

  • Garantire la qualità tecnica: Assicurare che i prodotti o servizi rispettino precisi standard qualitativi è fondamentale. Ciò implica un controllo accurato dei processi produttivi e dei risultati finali.
  • Assicurare la qualità percepita: Oltre alla qualità tecnica, è importante considerare il giudizio fornito dagli utilizzatori. I prodotti o servizi devono essere in grado di soddisfare le esigenze e le aspettative dei clienti.
  • Migliorare continuamente: Le aziende devono impegnarsi a migliorare costantemente la qualità dei loro prodotti o servizi. Questo può essere fatto attraverso l’implementazione di sistemi di gestione della qualità e l’adozione di pratiche di miglioramento continuo.
  • Monitorare la customer satisfaction: È importante valutare il grado di soddisfazione dei clienti per comprendere se i prodotti o servizi offerti rispondono alle loro esigenze.

 

Flessibilità

  • Flessibilità strategica: Le aziende possono adattare la propria strategia ai cambiamenti del contesto di riferimento, pronte a modificare i piani in base alle nuove esigenze del mercato e dell’ambiente competitivo.
  • Flessibilità organizzativa: Ridurre la rigidità delle soluzioni organizzative adottate può favorire una maggiore flessibilità nell’adattarsi ai cambiamenti. Questo può includere la semplificazione dei processi decisionali e la promozione di una cultura aziendale aperta al cambiamento.
  • Flessibilità produttiva: Essere in grado di variare ciò che si produce in base alle richieste del mercato è fondamentale per mantenere la competitività. Le aziende possono adottare sistemi di produzione flessibili e processi agili per rispondere rapidamente alle esigenze dei clienti.
  • Flessibilità nelle modalità di lavoro: Flessibilizzare gli orari di lavoro, il contenuto delle mansioni svolte e le modalità di svolgimento delle attività può favorire un ambiente di lavoro più adattabile e reattivo ai cambiamenti. Questo può includere l’adozione di forme di lavoro flessibile come il telelavoro, la settimana breve o l’orario flessibile.

 

Innovazione

  • Investire in ricerca e sviluppo: Le aziende possono destinare risorse alla ricerca e sviluppo per generare nuove idee, prodotti e servizi innovativi. Questo può favorire la creazione di soluzioni originali e competitive sul mercato.
  • Promuovere una cultura dell’innovazione: Le aziende possono incoraggiare i dipendenti a proporre nuove idee e soluzioni, creando un ambiente di lavoro che favorisca la creatività e l’innovazione.
  • Collaborare con partner esterni: Le aziende possono collaborare con istituti di ricerca, università, start-up e altre aziende per scambiare conoscenze, competenze e risorse. Queste partnership possono favorire lo scambio di idee e la creazione di soluzioni innovative.
  • Monitorare le tendenze di mercato e tecnologiche: Essere al passo con le ultime tendenze di mercato e tecnologiche può aiutare le aziende a identificare opportunità di innovazione.
  • Sperimentare e testare nuove idee: Le aziende possono promuovere la sperimentazione e il testing di nuove idee e prototipi per valutarne l’efficacia e la fattibilità. Questo approccio permette alle aziende di verificare l’innovatività delle soluzioni proposte.

 

Professionalità

  • Investire nella formazione e nello sviluppo del personale: Le aziende possono offrire programmi di formazione e sviluppo per migliorare le competenze e le conoscenze dei dipendenti. Questo può contribuire a elevare il livello di professionalità all’interno dell’organizzazione.
  • Definire chiaramente i profili professionali: Per ciascuna posizione organizzativa, le aziende possono definire in modo chiaro le mansioni da svolgere e i requisiti del profilo professionale richiesto. Questo aiuta a garantire che i dipendenti abbiano le competenze necessarie per svolgere efficacemente il proprio lavoro.
  • Valorizzare le competenze trasversali: Oltre alle competenze tecniche, le aziende possono promuovere lo sviluppo delle competenze trasversali, come le capacità relazionali, comunicative, di leadership e di lavoro di squadra. Queste competenze sono fondamentali per una professionalità completa.
  • Favorire un clima organizzativo basato sull’etica e la responsabilità: Le aziende possono promuovere un clima organizzativo basato su valori etici e responsabilità sociale. Questo contribuisce a creare un ambiente di lavoro positivo e professionale.
  • Riconoscere e premiare il merito: Le aziende possono adottare politiche di riconoscimento e premiazione del merito per valorizzare le competenze e le performance dei dipendenti. Questo può incentivare la crescita professionale e la motivazione del personale.

 

 

Conclusioni

In questo articolo abbiamo cercato di darvi una panoramica esaustiva sulle organizzazioni, analizzando una serie di elementi chiave: la struttura organizzativa, la cultura, la strategia, il capitale umano e relazionale, i processi e le performance. Possiamo evidenziare nuovamente l’importanza di investire nella professionalità, nella formazione e nello sviluppo del personale per la sostenibilità nel lungo termine della compagine aziendale, specialmente in uno scenario economico generale che, diciamocelo, non è dei migliori. È bene porre l’accento anche sull’innovazione, sull’etica e sull’interazione con l’ambiente esterno: c’è bisogno di un costante adattamento e miglioramento delle pratiche organizzative se vogliamo vedere la nostra azienda, anche nel breve termine.

Come certe volte in natura, soltanto le organizzazioni in grado di adattarsi al mutare delle condizioni, saranno in grado di sopravvivere e prosperare.

 

 

Fonte: Prof. Marco Giannini, Corso di Organizzazione Aziendale (A) per il Corso di Laurea in Economia Aziendale, A.A. 2015-2016, Università di Pisa, Dipartimento di Economia e Management

 

 

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