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L’Analisi SWOT: cos’è, come funziona, e perché usarla

“SWOT” è un acronimo inglese (strengths, weaknesses, opportunities, threats) che sta per “forze”, “debolezze”, “opportunità” e “minacce”. Questo quadro, genericamente attribuito al businessman Albert Humphrey, viene utilizzato per valutare la posizione competitiva di un’azienda e per pianificare le strategie che essa può adeottare. L’analisi SWOT valuta fattori interni ed esterni, così come il potenziale attuale e futuro.

Un’analisi SWOT, applicabile pressochè ad ogni tipo di azienda, è progettata per facilitare uno sguardo realistico, basato sui fatti e guidato dai dati alle forze e debolezze di un’organizzazione, delle iniziative o all’interno del suo settore. L’organizzazione deve infatti mantenere l’analisi accurata evitando credenze preconcette o aree grigie e concentrandosi invece su contesti della vita reale.

In questo breve articolo, andiamo a vedere più nel dettaglio l’analisi SWOT, delineando non solo i suoi componenti fondamentali ma anche come può essere applicata in modo efficace per guidare le decisioni del management aziendale.

Cos’è un’analisi SWOT

Abbiamo detto che l’analisi SWOT è una metodologia che consente alle organizzazioni di valutare la propria posizione competitiva attraverso l’analisi di quattro elementi fondamentali:

  1. FORZE (Strengths): Le forze descrivono ciò in cui un’azienda eccelle e ciò che la distingue dalla concorrenza: un marchio forte, una base di clienti fedeli, un bilancio solido, tecnologie uniche e così via. Ad esempio, un produtore di elettrodomestici potrebbe aver inventato un sistema di refrigerazione che produce bassissimi danni ambientali, ed in più riduce i costi di produzione. Identificare queste forze aiuta le organizzazioni a capire su quali punti di forza possono fare leva per ottenere un vantaggio competitivo.
  2. DEBOLEZZE (Weaknesses): Le debolezze sono fattori interni che possono ostacolare o limitare le prestazioni dell’organizzazione. Sono tutte le aree in cui l’azienda deve migliorare per rimanere competitiva nel mercato: una bassa reputazione, un ricambio di lavoratori troppo alto, un difficle accesso al credito, una catena di approvvigionamento inadeguata o capitali insufficienti. Riconoscere e affrontare queste debolezze è cruciale per migliorare e sviluppare strategie che le minimizzino, o che magari le trasformino in punti di forza.
  3. OPPORTUNITÀ (Opportunities): Le opportunità si riferiscono a fattori esterni favorevoli che potrebbero dare a un’organizzazione un vantaggio competitivo. Ad esempio, se un paese concluede accordi commerciali di libero scambio con un paese terzo, un produttore di automobili può esportare le sue auto in un nuovo mercato, aumentando vendite. Identificare le opportunità permette alle organizzazioni di posizionarsi strategicamente per sfruttarle al meglio.
  4. MINACCE (Threats): Le minacce sono anche questi fattori esterni che possono danneggiare l’organizzazione. Questi possono includere concorrenza intensa, cambiamenti normativi sfavorevoli, instabilità economica, o nuove tecnologie che minacciano di cambiare l’assetto dell’interno mercato (le cosiddette “disruptive technologies”). Un esempio storico è la diffusione del tram sulla costa toscana, che mise in crisi il settore del trasporto su carrozze e calessi. Riconoscere queste minacce è fondamentale per sviluppare strategie difensive/adattative per evitarle o mitigarle.

 

 

Come si fa un’analisi SWOT

  1. Definire gli obiettivi – Un’analisi SWOT può essere ad ampio spettro, ma è probabile che si generi più valore se l’analisi è diretta verso un obiettivo specifico. Ad esempio, l’apertura di un secondo punto vendita in centro potrebbe davvero essere una buona idea?
  2. Raccolta dati – Ogni analisi SWOT è un caso a sè stante, e un’azienda potrebbe aver bisogno di diversi set di dati per supportare la compilazione di diverse tabelle di analisi SWOT a seconda della situazione. Un’azienda dovrebbe iniziare comprendendo quali informazioni ha accesso, quali limitazioni di dati deve affrontare e quanto sono affidabili le sue fonti di dati esterne. Rimanendo sul nstro esempio: quali sono i dati di stesa medie per le femiglia del centro? Oltre ai dati, un’azienda dovrebbe comprendere la giusta combinazione di personale da coinvolgere nell’analisi. Alcuni membri dello staff potrebbero essere più connessi con le forze esterne, ad esempio sapere quali siano le zone del centro più trafficate dai turisti.
  3. Tirare le somme – Per ciascuno dei quattro componenti dell’analisi SWOT, il gruppo di persone assegnato all’esecuzione dell’analisi deve poi elencare le idee all’interno di ogni categoria, facendo bene attenzione a separare i fattori interni da quelli esterni. Dopotutto, sapere quali prodotti siano più adatti ad un pubblico estero dipende dall’azienda, quanti sbarchi di crocieristi ci saranno no.

 

L’analisi potrebbe comunque essere più complessa di quanto inizialmente stimato. In questo caso si consiglia di rivolgersi ad uno specialista.

 

 

Pro e Contro

L’analisi SWOT è uno strumento ampiamente utilizzato nella pianificazione strategica, apprezzato per la sua semplicità e versatilità. Tuttavia, come ogni metodologia, presenta sia vantaggi significativi che limitazioni intrinseche:

  • È semplice
  • Rende i problemi complessi più gestibili
  • Può essere applicata in diversi contesti e aziende di diverse dimensioni
  • Fornisce una visione completa dell’organizzazione
  • Favorisce la discussione all’interno dell’ambiente di lavoro

 

  • È generalmente soggettiva, e può richiedere aiuto esterno.
  • Non fornisce una guida su come dare priorità ai problemi da affrontare
  • È un’istantanea di un dato momento, può diventare obsoleta

 

Conclusione

In conclusione, l’analisi SWOT si rivela uno importante essenziale nella “cassetta degli attrezzi” di un manager. Offre una struttura semplice ma efficace, e consente alle organizzazioni di navigare con maggiore consapevolezza nel loro ambiente competitivo.

Oltre a questo, è perfetta quando viene usata nelle riunioni del mangement, con tutti in sala che discutono delle forze e delle debolezze fondamentali dell’azienda, definiscono le opportunità e le minacce e fanno brainstorming.

Fonti
Per avere più informazioni ti possiamo consigliare alcuni articoli tecnici, tra cui:

  • Helms, M. M., & Nixon, J. (2010). Exploring SWOT analysis – where are we now?: A review of academic research from the last decade in “Journal of Strategy and Management”, 3(3), 215-251. [LINK]
  • Gurel, E., & Tat, M. (2017). SWOT Analysis: A Theoretical Review in “Journal of International Social Research”, 10(51). [LINK]
  • Kotler, P., & Keller, K. L. (2016). Marketing Management (15th ed.), Pearson Education, Inc. [LINK]
  • Pickton, D. W., & Wright, S. (1998). What’s SWOT in strategic analysis?, in “Strategic Change”, 7(2), 101-109. [LINK]
  • Valentin, E. K. (2001). SWOT Analysis from a Resource-Based View, in “Journal of Marketing Theory and Practice”, 9(2), 54-69. [LINK]
  • Kenton W., Murry C., Courage A., “SWOT Analysis”, in “Investopedia: Investing, Fundamental Analysis”, 2023
  • Schooley S., “What is a SWOT Analysis? (And When To Use It)”, Business News, 2024