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La “Nuova Sabatini” è tornata alla ribalta in questi primi mesi del 2024, grazie anche alle spinte dell’Europa verso sostenibilità e digitalizzazione delle PMI.  Con questa misura, introdotta dal MIMI (Ministero delle Imprese e del Made in Italy), le imprese italiane hanno l’opportunità di accedere a risorse finanziarie per “acquistare o acquisire in leasing macchinari, attrezzature, impianti, beni strumentali ad uso produttivo e hardware, nonché software e tecnologie digitali” (Fonte MIMI). In questo articolo, esploreremo le caratteristiche, i benefici e le novità della “Nuova Sabatini”, evidenziando come questa possa essere un’opportunità significativa per tutte quelle imprese che mirano a crescere e innovare.

Cos’è la “Nuova Sabatini”

La “Legge Sabatini” è una misura ormai consolidata nel nostro Paese (risale alla metà degli anni ’60). Negli anni successivi ha subito diversi aggiustamenti e rafforzamenti, adattandosi alle mutevoli esigenze del mercato e alle direttive europee. In particolare, sono state introdotte modifiche per allineare la misura alle normative UE sugli aiuti di Stato, con un focus crescente sulla sostenibilità ambientale e sulla digitalizzazione. Quello che si prospetta per il 2024 è quindi un nuovo ri-finanziamento, ma mantiene gli stessi obiettivi di sempre:  da un lato, sostenere la crescita e la modernizzazione delle PMI, dall’altro, stimolare l’economia attraverso l’incremento della produttività e l’innovazione.

Novità ed aggiornamenti per il 2023-2024

La “Nuova Sabatini”, nel corso degli anni, ha visto una serie di aggiornamenti mirati a migliorare la sua efficacia e a renderla più aderente alle esigenze in evoluzione delle piccole e medie imprese italiane. Uno degli aggiornamenti più significativi è stato introdotto dalla circolare direttoriale del 11 dicembre 2023, che ha portato importanti modifiche alle modalità di concessione delle agevolazioni.

Quest’ultima circolare ha introdotto nuove disposizioni in risposta all’entrata in vigore del regolamento (UE) 2023/1315 della Commissione. Queste modifiche hanno l’obiettivo di allineare la “Nuova Sabatini” con le normative europee più recenti, specialmente quelle legate agli aiuti di Stato e alle politiche di sostenibilità ambientale. Il risultato è un maggiore focus sul sostegno a progetti che contribuiscono alla transizione verde e digitale, in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’UE. Inoltre, la circolare ha aggiornato le procedure e i requisiti per la presentazione delle domande di agevolazione. Le imprese, per esempio, devono ora allegare una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà aggiornata, fornita dal fornitore, che attesti il possesso dei requisiti tecnici richiesti, inclusi gli standard ambientali: si sottolineano gli investimenti responsabili, ed in linea con le certificazioni ambientali riconosciute a livello europeo.

Un altro aspetto rilevante delle recenti modifiche è la chiarezza e la trasparenza nelle procedure di richiesta e erogazione del contributo: adesso il processo è decisamente più snello (e comprensibile) per le imprese, e dovrebbe garantire che le PMI possano accedere agli incentivi con minori ostacoli burocratici, ottimizzando così il tempo e le risorse investite.

Impatto sulle PMI: manifattura e servizi

Un esempio chiaro del suo impatto è stato visibile nel settore manifatturiero, dove la “Nuova Sabatini” ha permesso a numerose imprese di acquistare nuovi macchinari e attrezzature, che si traducono in una maggiore efficienza produttiva, riduzione dei costi operativi e miglioramento della qualità dei prodotti. Ad esempio: una piccola impresa specializzata nella produzione di componenti meccanici potrebbe utilizzare l’agevolazione per acquistare un nuovo tornio CNC, che consente una lavorazione più precisa e veloce rispetto ai vecchi modelli.

Nel settore dei servizi, la “Nuova Sabatini” ha facilitato l’adozione di soluzioni tecnologiche come software di gestione aziendale e sistemi CRM: per una piccola impresa che opera nel campo del marketing digitale, l’acquisto di software avanzato per l’analisi dei dati potrebbe rappresentare un salto qualitativo nella capacità di offrire servizi personalizzati ai clienti, aumentando così la propria competitività sul mercato.

Anche le startup innovative beneficiano di questa misura, potendo accedere a finanziamenti per l’acquisto di attrezzature di ricerca e sviluppo. Ancora, ad esempio: una startup biotecnologica può utilizzare il sostegno della “Nuova Sabatini” per investire in attrezzature di laboratorio all’avanguardia, essenziali per lo sviluppo di nuovi prodotti farmaceutici o biologici.

Dettagli della “Nuova Sabatini” 2023-2024

Beneficiari:

  • Micro, piccole e medie imprese regolarmente costituite e iscritte nel Registro delle imprese.
  • Imprese non in liquidazione volontaria né sottoposte a procedure concorsuali.
  • Imprese che non hanno ricevuto aiuti considerati illegali o incompatibili dalla Commissione Europea.
  • Imprese con sede legale o unità locale in Italia.

Settori Ammessi:

Include tutti i settori produttivi tranne quello finanziario e assicurativo. Include agricoltura e pesca, al contrario degli anni precedenti.

Finanziamenti Supportati:

  • Investimenti per l’acquisto o acquisizione in leasing di macchinari, attrezzature, impianti e beni strumentali per uso produttivo.
  • Acquisto di hardware, software e tecnologie digitali.
  • Esclusione di spese per terreni, fabbricati, beni usati o rigenerati e beni non correlati all’attività produttiva.

Agevolazioni Offerte:

  • Finanziamenti da parte di banche e intermediari finanziari.
  • Contributo ministeriale sugli interessi dei finanziamenti, con tassi d’interesse differenziati per tipologia di investimento (ordinario, 4.0, green).
  • Beni materiali e immateriali rientranti negli investimenti “industria 4.0” possono beneficiare di un contributo maggiorato del 30%.
  • Specifici contributi per investimenti a basso impatto ambientale.

Procedura di Accesso alle Agevolazioni:

  1. Presentazione della domanda di contributo ministeriale insieme alla richiesta di finanziamento.
  2. Verifica della regolarità formale e della completezza della documentazione da parte della banca o intermediario finanziario.
  3. Concessione del finanziamento assistito dalla garanzia del Fondo di garanzia per le PMI fino all’80% dell’ammontare del finanziamento.
  4. Durata del finanziamento non superiore a 5 anni, con importo tra 20.000 euro e 4 milioni di euro.
  5. Erogazione del contributo in quote annuali o in un’unica soluzione a seconda della data di presentazione della domanda.

Piattaforma per la Presentazione delle Domande:

Le PMI possono presentare la domanda di contributo per i beni strumentali attraverso la piattaforma messa a disposizione dal governo, che trovate a questo indirizzo.

Prospettive future per la “Nuova Sabatini”

Le prospettive future della “Nuova Sabatini” sembrano molto positive, per l’economia italiana in generale e per le PMI in particolare, se adeguatamente sfruttate. Man mano che le imprese italiane si avvalgono di questa agevolazione per investire in tecnologie avanzate e beni strumentali, ci si aspetta una crescita in termini di produttività, efficienza e competitività a livello internazionale. Così, almeno, si spera: sappiamo tutti quanto ne abbiamo bisogno.

Ad ogni modo, la “Nuova Sabatini” rappresenta comunque una risorsa importante per le piccole e medie imprese italiane, offrendo loro l’opportunità di fare quegli investimenti necessari per la crescita e l’innovazione. Con i suoi recenti aggiornamenti e la flessibilità nell’accesso ai contributi, questa misura non solo vuole facilitare l’espansione e la modernizzazione delle imprese, ma anche contribuire in modo significativo al rafforzamento del sistema produttivo italiano. Guardando al futuro, la “Nuova Sabatini” si conferma come uno strumento strategico per la competitività e lo sviluppo sostenibile dell’economia del nostro Paese.